martedì, marzo 16, 2010

Lettera pastorale del vescovo Vitus per la quaresima 2010

Parola per i giovani
Parola a voi, giovani

Fratelli e sorelle nel Signore,
i giovani, la loro fede, il loro futuro, la loro salvezza eterna ci devono stare a cuore in modo particolare. Possiamo partire dalla convinzione che anche nel più profondo del cuore dei giovani vive ed agisce il desiderio delle cose eterne e di Dio.
Un modello per la gioventù ci è dato dalla figura biblica del profeta Daniele. Daniele era uno di quei giovani che vennero deportati in Babilonia, nel paese di Schinar, e assunti a corte per il servizio del re. L’atteggiamento religioso di Daniele è davvero impressionante e commovente. Leggiamo nel Libro di Daniele: «Daniele decise in cuor suo di non contaminarsi con le vivande del re e con il vino dei suoi banchetti e chiese al capo dei funzionari di non obbligarlo a contaminarsi».1 Cosa significa tutto questo? In che modo dobbiamo interpretare queste parole? Esse esprimono l’atteggiamento del giovane Daniele, che voleva rimanere fedele alla sua fede. Non si lasciò allontanare dai principi della sua religione neppure da un ambiente ostile. È questo un esempio eloquente, come dei giovani possano già essere saldi nella fede e capaci di nuotare contro corrente. Si impone la domanda: cosa possiamo fare noi per favorire il rapporto dei giovani con Dio affinché essi rimangano fedeli alla loro fede e non la rinneghino in nessuna maniera?
Dalla storia di Daniele e dei suoi compagni possiamo trarre per noi tutti un’importante conclusione, cioè, che la struttura del mondo del domani non è frutto del caso e del destino. Dipende pure dal come noi abbiamo educato i nostri bambini e formato la nostra gioventù. È, dunque, la conseguenza di quello che abbiamo trasmesso ai giovani in vista del loro avvenire. Dobbiamo domandarci: Potranno essi costruirsi con i nostri orientamenti qualcosa di significativo e infondere senso alla loro vita? Potranno resistere di fronte ad un mondo spesso indifferente e persino ostile alla fede cristiana e ai suoi valori? Riusciranno a rimanere saldi di fronte alle passioni e ai vizi del mondo che li circonda? Questa è la domanda fondamentale. L’educazione e la formazione devono essere in grado di trasmettere ai giovani il vero senso della vita e di comunicare sicurezza per il loro cammino esistenziale. Ciò suppone molto di più che una vera conoscenza tecnica e un comportamento adeguato di fronte alle risorse di questo mondo. La formazione del cuore va oltre la comunicazione di conoscenze tecniche e di un’ingegnosa utilizzazione del mondo e dei suoi beni. Sta il fatto che Daniele e i suoi compagni ricevevano quell’aiuto che li rendeva saldi nella fede dalla tradizione giudaica e specialmente dalla guida forte ed esemplare del loro padre.
San Paolo, a proposito, ci ha detto una parola piena di significato: “Con il cuore infatti si crede per ottenere giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza”. La fede, per noi uomini, è necessaria per la salvezza. Gesù infatti ha detto: “non di solo pane vive l’uomo”. Egli vive della relazione con Dio, della famigliarità col Figlio di Dio, con Gesù. Nel momento in cui l’uomo si rivolge a Dio e “invoca il Suo Nome” sarà salvo. Deve dunque starci a cuore il trasmettere ai bambini e ai giovani la forza edificante e costruttiva della fede, della fede in Gesù Cristo B che è il Daniele del Nuovo Testamento.
La fede è in unità con i valori. Ci fa scoprire ciò che veramente vale nella vita e ci rende attenti su quanto è male e pericoloso. Ciò che veramente vale ha molti nomi: la vita divina, la preghiera, i Comandamenti divini, l’amore di Dio e del prossimo, i Sacramenti, la grazia, la salvezza, la vita eterna. Tutto questo è in diretta contrapposizione con il peccato, la perdizione, il vizio, la dannazione. È importante che ai bambini e ai giovani venga trasmessa una chiara scala dei valori. Non possiamo lasciar correre le cose con indifferenza e noncuranza. È nostro dovere comunicare loro i principi della fede. Vorrei incoraggiare tutti coloro che si impegnano nella formazione e nell’educazione dei giovani, a dare priorità agli inequivocabili valori etici della nostra fede. Invito perciò le parrocchie a creare e favorire fra i giovani il senso di sentirsi a casa nella comunità ecclesiale e anche a voler mettere generosamente a disposizione i mezzi materiali necessari a tale fine.
In questo contesto desidero richiamare l’attenzione sull’importanza delle cosiddette “Giornate Mondiali della Gioventù” e sulle loro manifestazioni. I giovani necessitano per il consolidamento della loro fede di un ambiente adeguato. Hanno bisogno di poter sviluppare la loro fede in comunione con altri. Proprio le “Giornate Mondiali della Gioventù” danno la possibilità di vivere questa esperienza. In questo contesto richiamo l’attenzione sulla Giornata Mondiale per la Gioventù che si terrà a Madrid dal 15 al 20 agosto 2011. È un imperativo per le nostre parrocchie creare i dovuti presupposti affinché numerosi giovani possano parteciparvi dopo una preparazione solida e adeguata.

Cari giovani,
vorrei dirvi che la vostra vita è preziosa. È unica ed irrepetibile. Perciò abbiate cura della vostra vita. Pensateci bene: la vita è un dono di Dio. Impegnatela al servizio di Dio e per la salvezza eterna della vostra anima. Si può anche incanalarla male e rovinarla. Da voi dipende ciò che diventerete, quello che domani sarete, quale sarà il vostro avvenire, e quanto contribuirete alla vostra salvezza eterna.
La fede in Gesù Cristo vi aiuterà ad andare incontro ad un avvenire felice ed a poter realizzare il piano che Dio ha su di voi. Gesù ha vinto il male. Questo lo abbiamo sentito proprio nel Vangelo. Questo messaggio è anche per voi una lieta notizia. In Gesù anche voi avete vinto il male. Non dovete aver paura. Persino nelle ore più buie il Signore è accanto a voi come un buon amico e vi accompagna e vi sostiene. Non rifiutate la sua presenza. Rimanete nella sua amicizia.
Soprattutto vorrei ricordarvi l’importanza dei Sacramenti. Se non li conoscete rivolgetevi ad un sacerdote perché vi introduca alla vita sacramentale. Sono doni di Gesù, e per voi sono il più grande e valido aiuto sulle strade di questo mondo.
All’inizio di questa lettera vi ho presentato il profeta Daniele, che è anche per voi una figura affascinante. Daniele è rappresentato nella nostra cattedrale di Coira sul capitello della prima colonna del coro, a destra. Siede sovrano tra due leoni. Li abbraccia con ambedue le mani. Una delle mani è addirittura finita nelle fauci di uno dei leoni. L’artista è stato maestro nell’illustrare che un giovane, ancorato alla fede, protetto e guidato da Dio, può affrontare tutti i pericoli di questo mondo. Di fronte alla sua fede anche le fiere più pericolose diventano docili. Come potete vedere, Daniele è veramente un esempio per voi giovani. Vi incoraggia. Vi fa riflettere. Vi dice: “Guarda quello che sei capace di fare con Dio, se costruisci tutto su di lui”. Nella figura di Daniele, come pure in quella di tanti giovani santi della Chiesa, potete scoprire una fede virile, potete ammirare il coraggio della testimonianza e potete alla fin fine imitare voi stessi il loro coraggio.
Vi auguro di cuore che possiate scoprire l’importanza della fede per la vostra felicità futura e trovare in essa forza, senso e serenità, affinché la vostra vita riesca oggi, domani, ma anche in vista dell’eternità.
Ringrazio tutti coloro che si impegnano per il futuro della gioventù, spezzando loro con generosità il pane spirituale. Su tutti imploro la benedizione di Dio e la sua grazia e l’aiuto della beata Vergine Maria, Madre di Dio.

Il vostro Vescovo
+ Vitus Huonder

Giornata delle rose

Sacrificio Quaresimale
ROSE PER IL DIRITTO AL CIBO
Sabato e domenica saranno in vendita anche in Valposchiavo

Sabato 13 marzo, in tutta la Svizzera, saranno messe in vendita 160mila rose – offerte da Migros – che provengono dall’azienda agricola Kiliflora, in Tanzania, e sono certificate Max Havelaar. Questo marchio di qualità viene attribuito a prodotti dei Paesi del sud del mondo, ottenuti in conformità a precisi standard sociali e nella maniera più ecologica possibile. Le lavoratrici e i lavoratori hanno orari di lavoro stabiliti in modo preciso, ricevono un salario superiore alla media e parte del guadagno è riservata a progetti comunitari. Il commercio delle rose ha dunque influssi positivi sia sulla comunità sia sull’intera regione in cui vengono prodotte.
Acquistando le rose, al prezzo di 5 franchi ciascuna, si potrà sostenere un progetto del commercio equo di Sacrificio Quaresimale in Perù, dove le condizioni di vita nelle Ande, ad oltre 4000 metri di quota, sono estreme. Per migliorare l’alimentazione di chi vive a quelle latitudini, il Centro de Promocion Urbano Rural Juliaca (CPUR), un’organizzazione partner di Sacrificio Quaresimale, punta sulla coltura della quinoa. Questo alimento molto proteico, già conosciuto e apprezzato dalle popolazioni andine oltre 6000 anni fa, ben si è adattato alle condizioni climatiche difficili degli altipiani e delle montagne.
Nel 1994 il CPUR ha fondato con le famiglie contadine della regione di Juliaca una cooperativa, allo scopo di migliorare qualitativamente e quantitativamente l’alimentazione della popolazione e di promuovere i prodotti locali. Nel caso della quinoa, i produttori hanno l’opportunità di seguire corsi di approfondimento e ricevono sementi di ottima qualità. Inoltre possono vendere il loro raccolto alla CPUR, che lavora la quinoa e la prepara per la vendita, a un prezzo molto più interessante di quello offerto dai grossisti tradizionali.
In collaborazione con CPUR, Sacrificio Quaresimale promuove le cooperative di produttori perché l’attività di queste organizzazioni ha ricadute positive sulle famiglie contadine. Queste, approfittando di introiti sicuri possono, oltre a far fronte ai propri fabbisogni basilari, garantire, per esempio, la formazione scolastica dei figli o migliorare l’infrastruttura della propria fattoria.
L’intero ricavato della vendita delle rose, che si potranno acquistare a Poschiavo e a San Carlo, sarà devoluto al progetto sostenuto da Sacrificio Quaresimale. I giovani e gli adulti che sabato si occuperanno della vendita metteranno gratuitamente a disposizione il proprio tempo perché un piccolo gesto nella nostra valle possa trasformarsi in un grande aiuto per il futuro all’altro capo del mondo.
a cura di Alberto Gianoli, catechista

GIORNATA DELLE ROSE
Sabato 13 marzo
San Carlo, davanti al Caseificio, e Raviscé: dalle 9.30 alle 11
Poschiavo, davanti al bar Flora: dalle 10 alle 11.45 e dalle 14 alle 17
Domenica 14 marzo
Angeli Custodi e San Carlo: dopo le Messe

Aiuti per Haiti

Emergenza Haiti
ANCORA ADOZIONI ADISTANZA
Tre sono state sottoscritte dai ragazzi della classe 6 N

Dopo l’adozione a distanza attivata dai ragazzi delle scuole superiori – in occasione di una festa in Centro Parrocchiale, lo scorso 12 marzo, avevo raccolto 460 franchi, pari a circa 312 euro, necessari per attivare l’adozione a distanza di un bambino haitiano –, anche i ragazzi della 6 elementare, sezione Nord, si sono impegnati per raccogliere fondi da destinare alla Fondazione Francesca Rava di Milano.
Dopo aver realizzato, durante le ore di religione, quattro cartelloni in cui veniva riassunto, con testi e immagini, il dramma che ha colpito Haiti, i ragazzi hanno raggiunto numerose case del Borgo e delle frazioni per chiedere un contributo da destinare ai progetti delle adozioni a distanza. La raccolta, condotta presentando i cartelloni e illustrando la destinazione dei soldi, si è conclusa la scorsa settimana ed è stato un vero successo: 1487,90 i franchi raccolti, cui ne vanno aggiunti 50 consegnati al catechista da un benefattore. Dunque 1537,90 franchi, dei quali 1.382,87 (corrispondenti a 936 euro) sono stati versati alla Fondazione Rava per attivare tre adozioni a distanza. I restanti 155,11 e gli eventuali che dovessero aggiungersi saranno in breve tempo versati alla medesima Fondazione che, nella capitale di Haiti, gestisce un ospedale pediatrico che ha resistito alle scosse del terremoto ed ha accolto moltissimi bambini feriti.
Nel frattempo, rispondendo alla richiesta per la prima adozione, dalla Fondazione hanno comunicato che ad Haiti «continuano le operazioni di identificazione dei bambini e l’accertamento della loro situazione famigliare. Abbiamo iniziato – comunicano gli operatori – ad assegnare i primi bambini e a inviare la “Cartellina-adozione” con la foto del bimbo, la sua storia e le relative informazioni. Poiché le richieste di adozione a distanza sono tantissime, i tempi di assegnazione dei bambini conseguentemente si allungano. Vi chiediamo quindi ancora un po’ di pazienza. Le vostre donazioni sono state comunque fin da subito indispensabili per la sopravvivenza di questi bambini e destinate proprio a loro, per aiutarli nelle nostre strutture: i bambini feriti, nel nostro Ospedale Pediatrico Saint Damien; i bambini amputati, presso il nostro Centro di Riabilitazione “Casa dei Piccoli Angeli”; i bambini rimasti senza casa, nella tendopoli allestita appositamente per accoglierli, dare loro un pasto caldo e l’indispensabile supporto psicologico. Stiamo lavorando intensamente per questa emergenza, sia qui nell’Ufficio della Fondazione in Milano sia con i volontari inviati ad Haiti».
I ragazzi della 6 elementare da cui è partita l’iniziativa e che non credevano che potesse avere un tale successo, intendono ringraziare tutte le persone che hanno contribuito alla raccolta e sono disponibili a mostrare una copia del bonifico bancario con cui è stata effettuata la donazione.
Alberto Gianoli, catechista

Ringraziamento tombolata e festa

È stato un vero successo la tombolata organizzata dai ragazzi delle terze superiori lo scorso sabato pomeriggio, al Centro Parrocchiale Cattolico di Poschiavo. Nonostante la bella giornata, in cui l’attrattiva delle piste da sci ha richiamato molti poschiavini, l’affluenza al pomeriggio d’intrattenimento è stata decisamente superiore alle aspettative. In alcuni momenti si sono superati i cento giocatori in sala e la buona organizzazione dei ragazzi, aiutati da molti genitori, ha permesso ai presenti di trascorre qualche ora d’allegria. Non sono poi mancati i ricchi premi per cinquine e tombole, tutti reperiti grazie alla paziente ricerca dei ragazzi tra amici e parenti. Al termine del pomeriggio, tra le facce stanche di chi si è dato da fare tutto il giorno e nel corso della settimana per la buona riuscita della tombola, c’è stata grande soddisfazione anche nel constatare che il ricavato, quasi 2 mila franchi, sarà un buon contributo alle spese per il viaggio-pellegrinaggio a Roma dal prossimo mercoledì 21 alla successiva domenica 25 aprile.
Importante è stato anche il ricavato della festa di venerdì sera, organizzata sempre dai ragazzi delle superiori. L’obbiettivo era quello di raccogliere circa 460 franchi – pari a circa 312 euro necessari per attivare l’adozione a distanza di un bambino haitiano – e così è stato. Oltre 70 ragazzi hanno ballato, riso e scherzato assieme nella festa che richiamava sia San Valentino, ma anche il carnevale, non dimenticando di contribuire con un’offerta alla raccolta per attivare un’adozione a distanza grazie alla Fondazione Francesca Rava di Milano.
La stessa volontà di attivare un’adozione a distanza, come hanno scelto di fare i compagni più grandi, è venuta anche agli scolari cattolici della 6 elementare, sezione Nord. Nelle ultime lezioni di religione, i ragazzi hanno realizzato quattro cartelloni in cui viene riassunto, con testi e immagini, il dramma che ha colpito Haiti. Gli stessi cartelloni vengono, in questi giorni, portati di casa in casa per chiedere alle persone visitate un contributo per un’adozione a distanza. La raccolta proseguirà fino al termine del mese e, visto il buon inizio, è probabile che non sarà solamente uno il bambino haitiano a poter beneficiare della solidarietà poschiavina.
A tutti coloro che hanno collaborato e contribuito alle diverse iniziativa, giungano di cuore i ringraziamenti dei ragazzi e delle persone coinvolte.
Alberto Gianoli, catechista

Tombolata e festa

Con i giovani e per i giovani…
Due proposte per il fine settimana

Molti ragazzi delle scuole superiori lasceranno gli sci e le attività di svago di questo fine settimana per dedicarsi ad due appuntamenti al Centro Parrocchiale Cattolico di Poschiavo. Venerdì sera, come già avvenuto altre volte negli ultimi mesi, i ragazzi delle terze superiori proporranno un momento di festa anche per i loro compagni più giovani. Musica, ballo, giochi e dolci carnevaleschi, accompagnati dalla sana voglia di stare assieme, saranno gli ingredienti di una serata in cui, oltre al divertimento, ci si aprirà alla solidarietà. Ai partecipanti alla festa, che comincerà alle 19.30 per concludersi alle 22.30, sarà chiesto un contributo di 5 o più franchi per l’ingresso. Il ricavato, dedotte le minime spese, sarà devoluto alla Fondazione “Francesca Rava” (www.nphitalia.org) per attivare uno o più progetti per l’adozione a distanza di bambini haitiani.
La proposta di organizzare un evento per inviare un aiuto, anche se piccolo, alle popolazioni recentemente colpite dal terremoto, è giunto dai ragazzi stessi. Un’adozione a distanza richiede un contributo di 312 euro all’anno, pari a circa 460 franchi, che saranno inviati alla Fondazione “Francesca Rava” di Milano. «Forniamo cibo, alloggio, indumenti, cure sanitarie ed istruzione in un ambiente familiare e cristiano – si legge nella presentazione della Fondazione –. Crediamo in valori quali l’accettazione incondizionata, l’amore, la condivisione, il lavoro e la responsabilità».
Nel pomeriggio di sabato poi, gli stessi ragazzi delle terze superiori, in particolare i 21 che parteciperanno al viaggio a Roma organizzato dalla Pastorale Giovanile Valposchiavo dal 21 al 25 aprile prossimi, proporranno una tombolata per tutti nella sala del Centro Parrocchiale. L’appuntamento per famiglie, giovani e anziani, è alle 14.30. In palio, per i diversi giri di tombola, ricchi premi che potranno essere conquistati con le cartelle vendute al prezzo di 1 franco. I soldi ricavati nel pomeriggio di gioco, che si concluderà entro le 18, saranno impiegati dai ragazzi per sostenere le spese del viaggio-pellegrinaggio a Roma.
Alberto Gianoli, catechista