mercoledì, novembre 11, 2009
Fotografie Cresime
domenica, novembre 01, 2009
Mini-missione "C'è di +?"
Mancano pochi giorni ad evento di fede che porterà una ventata di giovinezza nelle comunità parrocchiali della valle. Da mercoledì 4 a domenica 8, grazie al lavoro del Gruppo di Pastorale Giovanile e Familiare, è in programma una mini-missione popolare dal tema “C’è di +?”. Una domanda che diventa un grido, teso a superare la confusione quotidiana o l’apatia dell’indifferenza. Un interrogativo che è desiderio e volontà di possedere di più, di trovare un “senso” in più. “C’è di +?” è un provocazione e una sfida che verrà lanciata ai nostri giovani, ma anche agli adulti, alla ricerca di risposte che, troppo spesso, sfuggono dalle loro mani.
Alcuni giovani studenti del Seminario vescovile di Vigevano (Pavia), in collaborazione con altri ragazzi dell’associazione “Padre Francesco Pianzola”, assieme alle Suore Missionarie dell’Immacolata Regina della Pace incontreranno i ragazzi delle scuole superiori e degli ultimi anni di elementari della valle e li porranno davanti alla domanda “C’è di +?”. Una domanda che non pone il “più” come parola estesa, ma come simbolo matematico che richiama anche la risposta all’interrogativo, la croce di Gesù che è l’Amore donato.
Ecco allora che la nostra vita, considerata come dono per sé e per gli altri, diventa un’immagine in movimento che non si accontenta di quel che ha, ma si affida al Signore per trarne fuori il meglio e sempre “di più”, dentro una prospettiva che inserisce ciascuno in un progetto d’amore.
Talvolta accontentarsi può davvero essere un peccato. Lo è senz’altro quando rinunciamo per pigrizia, per paura o per superficialità, a percorrere strade nuove e promettenti, ad intraprendere relazioni significative, a dare il meglio di noi stessi, insomma, ad osare di più. Per i nostri ragazzi però, spesso, il fatto di accontentarsi, di vivere al minimo e volare basso, è l’esito della mancanza di consapevolezza che nella vita ci può essere qualcosa di più. Per questo la mini-missione si pone l’obbiettivo di aiutare i ragazzi a capire che davvero nella vita c’è qualcosa di più di quello che può apparire ad uno sguardo distratto e frettoloso. Che la vita può cambiare radicalmente quando si incontra l’Amore con la “A” maiuscola.
Musica, parole e testimonianza saranno gli ingredienti del cocktail di spettacolo ed entusiasmo, ma anche di preghiera, confronto e riflessione che caratterizzerà la mini-missione. Con tutta la freschezza e l’esuberanza tipica dei ragazzi, i giovani missionari porteranno la “buona notizia” di quant’è bello essere cristiani e vivere la fede, anche in mezzo alle difficoltà e alle contraddizioni di ogni giorno. Visitando le famiglie, le classi e le realtà delle diverse comunità parrocchiali, i giovani missionari vogliono poi anche far conoscere, in una terra lontana dalla loro, la figura affascinante di padre Francesco Pianzola, sacerdote diocesano recentemente beatificato, che per i giovani e l’annuncio del Regno ha speso energia e passione, divenendo un punto di riferimento per molti uomini e donne ancora oggi.
Mini-missione "C'è di +?" - Programma
Ore 9.40 – 10.00: intervallo con gli scolari delle elementari di Poschiavo
Ore 13.45 – 14.30: incontro con le classi 2e superiori
Ore 14.32 – 15.17: incontro con la classe 3AP
Ore 15.30 – 16.15: incontro con le classi 1e superiori
Ore 16.30 – 17.30: Meeting “Acqua, limone e zucchero” in Convento di Santa Maria
Ore 19.30: Vespri con la comunità parrocchiale di Poschiavo
Giovedì 5 novembre
Ore 7.30 - 18.15: incontro con la classe 3PL
Ore 8.15: Messa dello scolaro a Brusio
Ore 9.05: Messa con gli studenti delle 1e superiori, in Convento a Poschiavo
Ore 16.00 – 18.30: visita alla famiglie dei cresimandi di Poschiavo e St. Antonio
Ore 19.30: Santa Messa con la comunità parrocchiale di Poschiavo
Ore 20.00: pizza in compagnia con gli studenti delle superiori
Venerdì 6 novembre
Ore 14.20 – 15.10: incontro con le classi 6nord e 6sud a Poschiavo
Ore 15.30: Messa dello scolaro a Brusio
Ore 15.40: Messa dello scolaro a Prada
(Ore 16.00 – 17.15: prove liturgiche e di canto per
Ore 16.15 – 17.30: Visita alle famiglie dei cresimandi di Prada
Ore 17.40 – 19.00: Visita alle famiglie dei cresimandi di St. Antonio e Le Prese
Ore 20.00: Adorazione della Croce a Le Prese
Sabato 7 novembre
Ore 10.00: Cresime a Poschiavo
Ore 15.00: Cresime a Prada
Ore 20.00: Musical nelle Palestre Santa Maria a Poschiavo
Domenica 8 novembre
Ore 10.00: Messa conclusiva della Mini-missione a Brusio,
dove si celebra la patronale di San Carlo Borromeo
Agli scolari saranno forniti i programmi dettagliati e le indicazioni per i singoli incontri, così come l’orario preciso per le visite nelle famiglie dei cresimandi.
Sabato 7 novembre andrà in scena il musical "Don Niente"
Padre Francesco Pianzola, sacerdote e fondatore dei Padri Oblati diocesani dell’Immacolata e delle Suore Missionarie dell’Immacolata Regina della Pace, nasce in Italia, a Sartirana Lomellina (provincia di Pavia) il 5 ottobre 1881. Il 16 marzo 1907 viene ordinato sacerdote a Vigevano. A soli 61 anni termina la sua esistenza terrena a Mortara, il 4 giugno 1943. Nel paese della regione Lomellina è sepolto all’interno della cappella della casa madre delle suore da lui fondate.
La passione di essere annunciatore del Vangelo nella sua terra, prediligendo i poveri, gli umili, i dimenticati delle campagne e delle fabbriche, spinge padre Pianzola alla predicazione itinerante, rivolgendosi al popolo e ai giovani.
Dal contatto vivo e profondo con la sua gente, di cui conosce la fame di Verità, e dalla conoscenza sofferta della situazione della donna nei campi e nelle fabbriche, percepisce la voce di Dio, che lo chiama a realizzare nuove iniziative apostoliche al fine di arrivare a tutti per spezzare a ciascuno il buon pane del Vangelo.
I Padri Oblati, espressione della scelta radicale della vita missionaria nella Chiesa locale, sono pronti a condividere la situazione della gente. Un progetto semplice il suo: «Oblato vuol dire povero strumento delle meraviglie di Dio – affermava –. Mi studierò di essere un don Niente».
Le Suore Missionarie dell’Immacolata Regina della Pace, come «piccoli e poveri Gesù, serve di anime povere», vanno a cercare i più lontani, nei cortili, nelle periferie, per ripetere «con semplicità e amore» la Parola che salva, collaborando al sacerdozio cattolico.
Cos'è la Pastorale Giovanile? Qualche idea dalla presentazione di mercoledì 28 ottobre
L’azione pastorale è «il farsi presente in modo efficace di Gesù pastore, il Risorto, che con il suo corpo-Chiesa si fa servo per la vita del mondo». Nello specifico, l’intervento che la Pastorale Giovanile offre a servizio delle comunità parrocchiali si propone un agire di comunione in Cristo, nella Chiesa, per la missione.
La Pastorale Giovanile ha quindi come soggetto l’intera comunità ecclesiale – non è un movimento o un’azione esterna alla Chiesa cattolica – che, con la guida dei sacerdoti della Valle, in particolare di don Romualdo, e grazie alla collaborazione di numerosi laici volontari, si fa carico dell’azione educativa nei confronti dei giovani, perché essi possano crescere come persone mature ed equilibrate e, diventando adulti nella fede, possano rispondere alla propria vocazione nella Chiesa e nel mondo.
«I giovani vanno condotti alla scoperta personale di Cristo – scriveva qualche anno fa l’allora arcivescovo di Bologna, cardinal Giacomo Biffi –, come della sola vera ricchezza dell’uomo. Con pazienza e amore tenace i giovani devono essere condotti anche a scoprire la realtà stupenda della Chiesa, cioè dell’incorporazione in Cristo di coloro che sono stati redenti e sono rinati nel Battesimo. Chi arriva alla scoperta esistenziale del Signore Gesù e della Chiesa,
arriva anche a capire di avere una grande missione nel mondo».
Il lavoro di chi opera nella Pastorale Giovanile è quindi paziente e delicato, come quello del Seminatore. Attraverso incontri, proposte e uscite, gli animatori cercano di gettare un Seme nel cuore dei giovani. Un germoglio che poi il Seminatore farà crescere, mentre i ragazzi vengono accompagnati con amore. «Vogliamo far nostro, con fiducia e con coraggio – esortavano i vescovi italiani a conclusione della loro XLV assemblea generale –, lo stesso atteggiamento di Gesù di fronte a chi gli pose l’interrogativo vero della vita, della propria vita, piena di bene, ma anche di ambiguità: ‘Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò’ (Mc 10,21). Questo sguardo d’amore, lo stesso sguardo con cui il Padre circonda ogni uomo e donna, frutto della sua creazione, è ciò che rende credibile l’invito che Gesù, attraverso la Chiesa, continua a rivolgere a ciascun giovane:
‘Vieni! Seguimi!’ (Mt 19,21)». Questo cerca di fare la Pastorale Giovanile.